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Tre caleidoscopi giganti
19 Gennaio 2019 @ 00:00 - 20 Gennaio 2019 @ 00:00
Tre caleidoscopi giganti
a cura di
DNA Maratea Contemporanea
in collaborazione con la Fondazione Morra
SABATO 19 GENNAIO 2019 ore 12.00
Museo Hermann Nitsch
Terrazza dei profumi e dei colori
Vico Lungo Pontecorvo 29/d, Napoli
Il Museo Hermann Nitsch è lieto di ospitare Tre caleidoscopi giganti, un evento organizzato da DNA Maratea Contemporanea in collaborazione con la Fondazione Morra per la cerimonia inaugurale di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
Il terrazzo del Museo Hermann Nitsch diventa il luogo ideale per ampliare lo sguardo su tutto quello che rappresenta la storia culturale della Basilicata dentro e fuori la storia dell’Italia e dell’Europa.
I Caleidoscopi del titolo sono apparecchi fantastici, nei cui tubi si nascondono riflessi multipli di immagini, spesso simmetriche, tratte dai colori del logo di Matera 2019, che rompono lo spazio visivo perché capaci di moltiplicare le forme. Il risultato sono figure che raccontano avvicendamenti fantastici a cui è possibile associare figure e paesaggi che riconducono ai tanti attraversamenti che i luoghi e la loro storia rendono finalmente visibile agli occhi dei visitatori.
Con il titolo e il riconoscimento europeo di Capitale della Cultura, Matera, insieme al territorio della Basilicata e del Mezzogiorno, mostra una possibile empatia della Resilienza del Capitale naturale con quello culturale. Questa nuova immagine del territorio, ricca di potenziale, ci dice che l’Europa non è né lontana, né nemica, ma che è anch’essa resiliente quanto necessario, almeno in occasione di questo evento.
Il caleidoscopio (dal greco καλειδοσκοπεω, “vedere bello”) moltiplica i luoghi della città per far leggere la prospettiva visiva che da Matera si allarga a tutto il territorio della Macroarea Europea del Mediterraneo: finalmente la governance orizzontale tra le istituzioni appare come strategia del possibile, nonostante la malinconia civile sia ancora in campo.
Lo spazio delle utopie e delle distopie previsto dal logo si trasforma in spazio delle utopie desiderate, cioè del futuro aperto realizzabile.
La morfologia dei Sassi, lascia spazio alla geomorfologia dell’intera Basilicata che appare come Terra Madre, un femminile che diventa visibile mettendo in orizzontale la tradizionale mappa della geografia fisica.
Ai colori della geomorfologia è possibile aggiungere i colori della geografia scritta dalla Natura e a queste due mappe sovrapporre quella scritta dalla storia culturale dell’umanità.
Il Caleidoscopio su Matera ci dice che l’economia da sola non basta e la resilienza della Comunità Europea che verrà è ancora più importante, perché detta il tempo dell’incontro necessario tra diversità territoriali che la storia ha reso mosaico multiplo delle regioni di un’Europa a civiltà plurale. Questa si mostra ancora bella perché la resilienza del Capitale Culturale a Matera è dentro la storia del Potenziale Naturale e la geografia scritta dai popoli è qui ben visibile.
L’evento è a cura di Pasquale Persico, Mimmo Longobardi e Pompeo Limongi.
Sul Terrazzo del Museo Nitsch la cuoca napoletana Teresa Iorio offrirà per l’occasione una degustazione sorprendente di una pietanza napoletana.
La Società Italiana Design della comunicazione visiva, protagonista a Matera, vorrà guardare dal Caleidoscopio del Museo i colori della città gemella di Matera, Plovdiv, che dalla Bulgaria festeggia anch’essa l’anno europeo della cultura.