Musica

2003 Sinfonia Punta Campanella in 4 movimenti

sinfonia punta campanella in 4 movimenti

Direttore Andrea Cusumano
Orchestra Xenarmonica del Conservatorio V. Bellini Palermo coordinata da Dario Lo Cicero
con la partecipazione della Banda Musicale di Massa Lubrense

22 settembre 2003 Tenuta del Genio Fossa Lo Papa
23 settembre 2003 Castel Sant’Elmo Napoli

le radici della musica dell’o. m. theater sono rintracciabili nell’eccesso, nell’urlo e nel frastuono. l’eccitazione più estrema è connessa con la più estrema manifestazione del rumore. i miei primi esperimenti musicali erano costituiti proprio dall’interesse per l‘urlo ed il frastuono. ho utilizzato un’orchestra di urlatori e di rumoristi. ho sviluppato un mio proprio sistema di notazione che mi ha consentito di trasferire sulle partiture il tipo di musica che mi stava a cuore. un ruolo importante è giocato dall’alea. gli sviluppi nella poetica dell’o. m. theater hanno condotto ad una sempre maggiore sublimazione della musica ed ho cercato di raggiungere con l’orchestra il colore sonoro dell’organo. il cromatismo delle masse sonore è per me fondamentale. tutte le sinfonie che ho composto cercano di tradurre gli elementi base del mio teatro nella forma sinfonica. d’altro canto il progetto del teatro dei 6 giorni è strutturato come una grandissima sinfonia.
in occasione di un congresso di medici che si sarebbe tenuto a punta campanella il dottor del genio mi ha invitato a scrivere una sinfonia. la sinfonia è stata eseguita il 22 settembre a punta campanella e il 23 settembre a castel sant’elmo. è stata diretta magistralmente da andrea cusumano.

Registrazioni dal vivo effettuate da Pictorservice, editing e mixaggio effettuato da Fabio Sorrentino al Nosferstudio Napoli

Fotografie di Clemente Florio e Biagio Ippolito

 

La musica gioca nel lavoro e nella vita dell’artista Hermann Nitsch un ruolo di fondamentale importanza.
La sua formazione artistica è costituita tanto da artisti come Tiziano, Leonardo, Kokoschka o Gerstl, come da Bach, Beethoven, Bruckner o Schoenberg.
L’idea che sta alla base del suo teatro, quella della realizzazione di un Gesamtkunstwerk (opera-di-arte-totale) trova le sue radici proprio in due grandi compositori del passato: Richard Wagner ed Aleksandr Skrjabin.
Per tale motivo nell’opera di Nitsch sarebbe scorretto dare alla musica un ruolo di secondo ordine. Essa è sempre stata uno degli elementi fondanti l’Orgien Mysterien Theater (Teatro delle Orge e dei Misteri).
Tuttavia all’iniziale uso della musica in modo funzionale alle azioni è poi subentrata (come anche per la pittura) un’esigenza compositiva autonoma, in cui la musica ha trovato un proprio ruolo indipendente dalla sfera teatrale.
La poetica di Nitsch è fatta di forti contrasti, e se la pittura è da lui stesso considerata come la grammatica del suo teatro, potremmo definirne la musica come la sintassi.
La dimensione diacronica dell’O.M. Theater è scandita dalla musica.
Sfogliando le partiture è possibile vedere come l’immagine sonora guidi lo scorrere dell’azione.
Nitsch scrive le partiture complete del suo teatro, cominciando dalla musica (da unità o blocchi musicali) ai quali abbina poi in modo sistematico i leitmotiv ed i singoli elementi che costituiscono l’azione scenica.
Le prime performances, degli anni ‘60, erano motivate primariamente dall’azione; allora, l’artista Nitsch creava in modo spontaneo delle forme teatrali dal nulla; lo schema alla base delle performances era per lo più teorico e tutta l’azione era mossa dall’istinto e dalla foga creativa.
Più in là, con l’emergere di alcuni elementi formali e con il costituirsi di un’estetica autonoma, Nitsch ha cominciato a strutturare il proprio teatro in sempre più complesse partiture teatrali. Se all’inizio del suo operato la dimensione casuale era necessaria per trovare nuove forme, ora questa è divenuta un elemento all’interno della complessità della struttura teatrale.
A questo punto gli eventi all’interno dell’O.M. Theater sono costituiti dall’estetica del caso ma sono fortemente strutturati, e la loro struttura è guidata dalla tessitura musicale.
Non per nulla la più grande azione teatrale sino ad ora realizzata, il 6-tage-spiel (azione dei sei giorni) del 1998, che ho avuto l’onore di coordinare, è stata da Nitsch stesso descritta come una sinfonia in più movimenti.
La ‘Sinfonia Punta Campanella’, da Nitsch scritta di proposito per questo evento, è con ogni evidenza l’espressione dell’attività autonoma del Nitsch compositore. In essa è possibile cogliervi tutti gli elementi fondanti la sua poetica. La dimensione estatica e dionisiaca è palesemente annunciata dal continuo gioco di costruzione e distruzione di forme musicali.
La dimensione drammatica è resa estrema da estenuanti crescendo e da un gioco di contrasti che va dal “chiarissimo” allo “scurissimo”.
La struttura compositiva, già leggibile graficamente, lascia spazio all’alea ed all’interpretazione, ma non vi è possibilità di errore.

Andrea Cusumano
Salisburgo 28.08.2003